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AMAZON NEL MIRINO UE, DISTORCE LA CONCORRENZA USANDO I DATI DEI VENDITORI INDIPENDENTI

Bruxelles conferma le anticipazioni del Financial Times, Vestager lancia gli addebiti formali dopo due anni d’indagine. Il problema riguarda il doppio ruolo di depositario delle informazioni dei venditori e loro concorrente di fatto. Amazon torna nel mirino della Commissione europea. Il commissario europeo alla concorrenza, Margrethe Vestager, ha lanciato accuse formali contro Amazon per abuso di posizione dominante. “Amazon ha distorto illegalmente il mercato retail online”, ha affermato nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles.

Trovano dunque conferma le anticipazioni del Financial Times, mettendo in particolare nel mirino le pratiche sull’uso dei dati dei venditori sulla piattaforma di e-commerce. Il caso verte sul duplice ruolo del colosso di Seattle: da una parte vende direttamente sulla piattaforma, dall’altra è diretto concorrente di terze parti a cui è concesso uno spazio commerciale sulla stessa piattaforma. I funzionari di Bruxelles, dopo quasi due anni di indagine, sono preoccupati dalla possibilità che Amazon abusi del suo ruolo utilizzando i dati che raccoglie sui rivenditori per competere con le loro offerte.

La Commissione europea ha infatti inviato una lettera di addebiti ad amazon per l’uso di dati non pubblici di venditori indipendenti e aperto una seconda indagine sulle sue pratiche commerciali di e-commerce. In sostanza, l’Antitrust è dell’opinione preliminare che il colosso dell’e-commerce abbia violato le norme antitrust distorcendo la concorrenza nei mercati al dettaglio online. La Commissione contesta il fatto che Amazon si basi sistematicamente su dati aziendali non pubblici di venditori indipendenti che vendono sul suo mercato, a vantaggio dell’attività di vendita al dettaglio di Amazon, che compete direttamente con tali venditori di terze parti. Bruxelles ha anche avviato una seconda indagine formale Antitrust sul possibile trattamento preferenziale delle offerte al dettaglio di Amazon e di quelle dei venditori sul mercato che utilizzano i servizi di logistica e consegna di Amazon.

Il colosso statunitense, che non ha fornito alcun commento alla rivista britannica quando sono uscite le prime news, ha sempre respinto accuse in materia di concorrenza sottolineando come il business dei rivenditori rappresenti solo una piccola fetta del settore della vendita al dettaglio sulla sua piattaforma. Inoltre, ricorda il Ft, da Seattle hanno fatto presente come i rivenditori siano liberi di utilizzare integralmente o parzialmente i servizi di Amazon e possano ampliare la loro offerta e iniziare a vendere online con un investimento iniziale limitato.

www.repubblica.it

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