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Tabelle dell’Automobile Club d’Italia: fringe benefit

Il 27 dicembre 2023, sono state ufficialmente divulgate le tabelle dell’Automobile Club d’Italia (Aci) riguardanti i costi chilometrici, attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Questi prospetti sono destinati al calcolo del reddito derivante dall’uso congiunto di veicoli e motocicli aziendali.

Il comunicato diffuso il 22 dicembre, nella Gazzetta Ufficiale numero 298, ha reso pubbliche le tabelle elaborate dall’Agenzia delle entrate, fornite dall’Aci. Questi dati sono essenziali per determinare, in base all’estensione dell’utilizzo privato, l’aumento esatto dell’imponibile da aggiungere al reddito da lavoro dipendente nel corso del prossimo anno per coloro che usufruiscono di tale beneficio.

Veicoli aziendali e fringe benefit: le tabelle dell’ACI

Si evidenzia che l’assegnazione di veicoli aziendali, anche in modo condiviso, ai dipendenti, rappresenta un “fringe benefit”, ovvero un reddito derivante da compensi diversi dal denaro, soggetto a tassazione secondo l’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir). Le undici tabelle dell’Aci per il 2024 sono suddivise in specifici gruppi di veicoli, inclusi autoveicoli a benzina, diesel, ibridi, elettrici, motoveicoli e autocaravan.

Tabelle dell’Automobile Club d’Italia: politica ambientale

Per determinare il valore dei fringe benefit, le tabelle tengono conto di un importante cambiamento nella politica ambientale, introdotto dal comma 632 della legge di bilancio per il 2020. In particolare, per autoveicoli, ciclomotori e motocicli di nuova immatricolazione concessi in uso promiscuo dal 1° luglio 2020, la percentuale da considerare dell’importo relativo alla percorrenza convenzionale (15.000 chilometri) è quantificata come segue:

  • 25% per veicoli con emissioni inferiori a 60 grammi per chilometro (g/km di CO2).
  • 30% per emissioni superiori a 60 g/km ma inferiori a 160.
  • 50% per emissioni da 160 a 190 g/km.
  • 60% per veicoli con valori di emissione di anidride carbonica superiori a 190.

Le tabelle sono anche rilevanti per calcolare l’indennità che il datore di lavoro eroga al dipendente che utilizza il proprio mezzo per trasferte in Comuni diversi da quello di residenza (consultare “Trasferte con mezzo proprio, per il fisco rilevano le tariffe Aci”).

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