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Dal 1° settembre al via le nuove richieste del Bonus trasporti. Rischio clic-day

Il bonus trasporti da 60 euro si potrà nuovamente richiedere, sulla piattaforma del Ministero, a partire dalle 8.00 del 1° settembre. Da metà agosto, infatti, il portale non accettava più nuove richieste perché i fondi erano esauriti. Ora vengono riassegnati i (pochi) fondi non utilizzati ad agosto: il rischio però è quello di un clic-day. Ecco chi può fare domanda, come si utilizza e le risposte ad alcune domande frequenti.

Il Bonus trasporti, destinato alle persone con reddito basso, da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico e ferroviario, sarà di nuovo richiedibile a partire dalle 8.00 di venerdì 1° settembre, direttamente sull’apposita piattaforma ministeriale.

Rischio clic-day

Lo scorso aprile il Governo Meloni aveva destinato 100 milioni di euro a copertura di questa misura per il 2023, ma dal 20 agosto scorso le richieste sulla piattaforma erano state sospese perché i fondi messi a disposizione erano terminati. Ora si riaprono le richieste per assegnare i fondi non utilizzati nel mese di agosto. Il rischio però è quello di un vero e proprio clic-day a partire dalle 8 di venerdì, con probabili disservizi sulla piattaforma ministeriale e soprattutto con i pochi fondi che restano da assegnare destinati a terminare in pochi minuti (complice la ripresa settembrina delle scuole e l’aumento dei pendolari).

La nuove richieste seguiranno le stesse modalità di quelle precedenti: il Governo, infatti, aveva già ridotto a 20 mila euro (fino allo scorso anno era fissato a 35 mila euro) il limite di reddito per usufruirne, ma aveva permesso di utilizzare il bonus ogni mese, sia per l’acquisto dell’abbonamento annuale sia per quelli con validità per più mesi.

Bonus trasporti, che cos’è

Si tratta di un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o per il trasporto ferroviario nazionale, ma non per i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino. Il bonus trasporti copre il 100% della spesa sostenuta, entro un limite massimo di 60 euro. Il bonus può essere utilizzato per l’acquisto sia di un abbonamento annuale sia di quelli mensili e deve esser usato entro il mese solare di emissione anche se l’abbonamento può far riferimento a un periodo successivo.

Chi lo può richiedere

Il bonus trasporti può esser richiesto solo da chi ha posseduto nel 2022 un reddito personale lordo annuo di massimo 20.000 euro. Quindi certificazioni uniche alla mano, occorre verificare l’importo del reddito imponibile che viene indicato anche nel 730 o nel modello Redditi. I redditi interessati sono quindi tutti quelli dichiarati e imponibili ai fini fiscali, non solo quelli da lavoro o da pensione, come ad esempio gli affitti per i quali si paga la cedolare secca. La richiesta va fatta da ciascun interessato per sé o per conto di un minorenne entro il 31 dicembre 2023.

Quindi facciamo attenzione: se entrambi i genitori possiedono un reddito personale che supera i 20.000 euro annui, si può comunque chiedere per i figli. Infatti, anche se il genitore fa richiesta per il figlio, nella domanda si inserisce il reddito di chi utilizza il bonus. Il bonus è richiedibile anche se chi acquista l’abbonamento fruisce già di altre agevolazioni.

Come fare domanda

La presentazione della domanda si può fare a partire dalle 8.00 del 1°settembre: occorre quindi registrarsi alla piattaforma www.bonustrasporti.lavoro.gov.it e fornire le seguenti informazioni:

  • nome, cognome e codice fiscale del beneficiario (in caso di minore, il richiedente, insieme al proprio codice fiscale, deve anche attestare che il beneficiario è fiscalmente a suo carico);
  • reddito complessivo del beneficiario conseguito nel 2022 non superiore a 20.000 euro (in caso di minore, il requisito è riferito al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente).

L’istanza deve contenere l’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista e l’indicazione del gestore del servizio di trasporto pubblico, se non si conosce l’importo dell’abbonamento da acquistare si fa richiesta per il valore massimo di 60 euro e il gestore riscatterà la sola parte a copertura dell’effettiva spesa. Il buono viene emesso dal Portale ed è contrassegnato da un codice identificativo univoco, dal codice fiscale del beneficiario, dall’importo e dalla data di emissione e di scadenza dell’utilizzo.

Non puoi richiederlo? C’è sempre la detrazione

Se non fai parte di coloro che hanno i requisiti per accedere al bonus trasporti o per una qualche ragione non puoi ottenerlo, ricordati che puoi detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 19% delle spese per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi di trasporto per te e per i familiari che dichiari a tuo carico, nel limite massimo di 250 euro. Inoltre, in caso di studenti si può sfruttare in alternativa la detrazione per le spese scolastiche. Queste possibilità rimangono anche per recuperare parte del costo dell’abbonamento che supera l’importo del bonus erogato.

Le risposte ad alcune domande sul Bonus trasporti

 Si può attivare il bonus in un mese diverso da quello in cui faccio l’abbonamento?
 Un maggiorenne universitario lo può richiedere anche se è a carico di genitori che superano i 20 mila euro?
 Posso chiedere il bonus per la badante di mio papà che è straniera?

Tutti i bonus che puoi richiedere a portata di clic

Il Bonus trasporti però non è l’unica agevolazione destinata ai cittadini. Attualmente esistono tanti altri bonus che possono aiutarti a far quadrare i conti di casa: dalle detrazioni sul 730, agli incentivi, dagli sconti su prodotti e sevizi ai voucher da spendere durante l’acquisto. Ma sei sicuro di conoscere davvero tutte le opportunità offerte dallo Stato? Sai ad esempio che puoi avere fino a 5.000 euro di ecobonus se acquisti un’auto elettrica? E che se rottami un vecchio televisore puoi avere uno sconto di 100 euro su quello nuovo? E ancora, sai che esiste un bonus per cambiare mobili, elettrodomestici e persino per installare le zanzariere?

L’incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici è importante per affrontare problemi importanti come il traffico, l’inquinamento e i costi. Purtroppo l’Italia è ancora un Paese di automobilisti incalliti che per muoversi usa altri mezzi solo occasionalmente.

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